Communities and Territories Beirut

On Public Sphere & Public Library November/December 2007- Beirut, Lebanon

Si è conclusa la settimana di incontri e laboratori a Beirut sul tema relativo a “Spazio Pubblico/Spazio Privato”.
Un progetto di aMAZElab, Milano (Italia) con la direzione artistica di Claudia Zanfi .

Il progetto “Communities and Territories”, inaugurato il 17 Novembre con un seminario all’American University of Beirut (AUB) e proseguito con tre laboratori nelle tre biblioteche pubbliche della città, ha avuto una ampia ed eterogenea partecipazione, risultando un progetto di grande qualità, con relatori e artisti di fama internazionale. Nucleo del progetto le tre diverse biblioteche pubbliche che sono state individuate in varie aree della città: Bachoura (ovest), Geitawi (est) e Haret Hreik (sud). Esse rappresentano non solo una diversità territoriale ma anche culturale, politica e sociale della complessa realtà libanese.

Lo scopo di far agire, convivere e condividere esperienze, culture, conoscenze diverse per creare un contenitore di idee, proposte e progetti per la città, è stato ampiamente raggiunto.

Per la prima volta, dopo la guerra dell’estate 2006, un laboratorio culturale internazionale è stato attivato nella zona a Sud di Beirut.
Il workshop, tenuto dall’architetto libanese Nadim Karam e tracciato dall’artista di New York Vito Acconci, ha come titolo “A City for All”, un’investigazione dello spazio pubblico della città per arrivare a una proposta collettiva per il suo futuro.
Il laboratorio si è tenuto presso il Centre de Lecture et d’Animation Culturel (CLAC) di Haret Hreik, sobborgo musulmano - sciita a sud della città, gravemente devastato dai bombardamenti della scorsa estate, sede del quartiere generale Hezbollah.
Qui i partecipanti si sono basati sull’esperienza diretta vissuta durante i tour nel quartiere e gli incontri con la comunità locale. Su indicazione di Vito Acconci il gruppo è stato invitato a pensare ad un progetto “immateriale”, a una “non-architettura”, una “non-installazione d’arte”, ma piuttosto a un “PARTY”, un luogo d’incontro, con l’uso di musica. Si è così ideato un “WALIMEH”, un party arabo, una sorta di “banchetto” intorno a cui si sono svolte varie azioni. Sotto a una grande tenda sono state offerte bevande e cibo; si è ideato un “cabinet de photo mobile”, per raccogliere immagini di ritratti della comunità, stampati e donati in giornata ai partecipanti; musica, danze, proiezioni, hanno accompagnato l’evento. Al termine dei lavori il gruppo ha realizzato un video e una grande mappa mentale/sentimentale del quartiere.

Il laboratorio “City Tags”, tenuto dall’artista Calin Dan (Olanda) e dal graphic designer Alfred Tarazi (Libano), si è incentrato sul tema della mappatura soggettiva della città di Beirut. I partecipanti, tra artisti, studenti e designer, hanno realizzato un tabloid nei locali nella biblioteca di Geitawi: ogni pagina raccoglie storie, fotografie, disegni, collages che raccontano storie collettive e private, aneddoti, miti urbani. Così il viaggio ideale attraverso la città dura sedici pagine guidati dalla memoria di chi le ha scritte, disegnate o dipinte.

Altro workshop “Art for change” ha avuto l’obiettivo di esplorare attraverso ricognizioni visive (fotografie, video, interviste), i punti di contatto tra le varie comunità, tracciando le diversità territoriali dal punto di vista politico, sociale e culturale. Tenuto dall’artista inglese Loraine Leeson e dallo scrittore libanese Bilal Khbeiz presso la biblioteca pubblica di Bachoura, questo workshop ha prodotto due differenti lavori: il primo “Abandoned Memories” raccoglie una serie di immagini sul tema della memoria dei luoghi abbandonati. Il secondo “A Question of Identity” raccoglie una serie di poster posizionati negli spazi pubblici della città, sul tema dell’identità.

A conclusione degli appuntamenti settimanali si è tenuto un dibattito pubblico e la presentazione di tutti i materiali visivi, presso il Centro Culturale Zico House di Beirut, che tutt’ora ospita un allestimento di fotografie, mappe e poster, risultato dei tre laboratori (visibile fino al 15 Dicembre 2007).

Una pubblicazione con saggi critici, teorici e materiali visivi sarà realizzata nella Primavera 2008.

Il progetto è promosso da: Heinrich Böll Foundation, Middle East Office, Beirut
In collaborazione con: Assabil; AUB (American University Beirut); CLAC, Haret Hreik

Con il sostegno di: British Council; Istituto Italiano di Cultura; Ford Foundation; Seydoux Foundation;
Mondriaan Foundation .

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