One day trip. Daily travel to the West

di Abdalla Daif

Un Preambolo
Egli mi disse, “Semplicemente, le devo dire che io l’amerò fin tanto che lei mi divertirà durante il pranzo da MacDonald’s”.

Introduzione
Tutte le affermazioni di seguito rispecchiano il mio punto di vista personale. Perciò, per favore sin dall’inizio non considerarlo come una visione complessiva o una lettura generale della realtà. Io posso dirti semplicemente che non esistono tali cose.

1- Autostrada “Oslo – Asafra”

Nel 1993, dopo la dichiarazione del ”Trattato di Oslo”, uno dei più importanti accordi di pace della fine del ventesimo secolo in Medio Oriente, un movimento internazionale iniziò ad attuare il trattato. Uno dei suoi obbiettivi fu di costruire l’immensa autostrada che collega i paesi medio orientali, riattivando l’antico Percorso d’Oriente. Questo è ciò che viene ora chiamata l’Autostrada Internazionale Costiera.

Nel 2006, dopo anni dall’assassinio di Rabin e con l’insorgere della seconda Intifada, divenne accettabile l’affossamento del trattato e, di conseguenza, anche del progetto dell’autostrada. A questo punto possiamo considerare una delle fasi raggiunte. Si tratta della fase di connessione delle città del Delta fino ad Alessandria.

One-day Trips. Viaggi giornalieri verso l’Occidente
In quanto nuovo concetto, le gite in giornata portarono la frequentazione dell’autostrada a creare, sorprendentemente, una relazione dialettica tra i dintorni ed Alessandria, tramutando il ruolo di via di connessione tra paesi dell’Est e dell’Ovest del Mediterraneo meridionale, per giocare invece un ruolo locale nel collegare i paesi del Delta ad Alessandria. In altre parole, ciò ha portato a strutturare una nuova realtà per Alessandria, nel determinare cosa di un paese possa costituire un governatorato. Per qualche motivo, questi paesi erano separati, rientrando in categorie nazionali informali, sebbene non razziali.
Questa suddivisione era supportata dai redditi generalmente bassi dell’Egitto tanto quanto la mancanza negli abitanti di una cultura dello svago o dell’abitudine di fare lunghe vacanze dedicate al divertimento. Perciò brevi viaggi nelle città costiere per gustare la spiaggia o per visitare nel relax le campagne del Delta erano pressoché inconcepibili.
Tuttavia, la realizzazione dell’autostrada comportò la diffusione in Egitto del fenomeno della gita in giornata. Durante l’estate, migliaia di visitatori giornalieri iniziano ad ondate dalle città del Delta verso Alessandria sin dall’alba per terminare alla sera dello stesso giorno, tornando indietro alle loro città dopo un viaggio di circa 20 ore.
Durante questi esodi, definibili come “post-temporanei”, nuovi elementi sono emersi nella mappa degli spostamenti giornalieri d’Alessandria.
Coloro che effettuano visite in giornata non necessitano di alloggi, non avendo il tempo per dormire e potendo comunque fare un sonnellino in spiaggia. Inoltre, molti non possono permettersi di affittare un appartamento per un solo giorno.
Così, l’Est di Alessandria finisce per essere patria di locali come luoghi di transizione, “post-temporanei”; tipo bar stagionali che lavorano a pieno ritmo in estate per poi chiudere, o meglio sparire del tutto, in inverno.
Essi vanno ad aggiungersi ai negozi di cibo economico e ai mercati di vestiario nuovo e di seconda mano. Come conseguenza di questa sovrabbondanza, i lavoratori del Delta rurale si sono spostati per andare ad occupare un vasto settore di Alessandria orientale, portando con sé le abitudini quotidiane della propria cultura, mescolandosi con quella Alessandrina, che è per lo più metropolitana. Il risultato è un ibrido culturale, avendo al suo stesso interno un dialogo i cui temi cambiano quotidianamente durante l’estate.
Ma in inverno, la Alessandria orientale sembra semideserta. Gli Alessandrini fuggono in massa verso la città di Marsa Matrouh, usando l’altra direzione dell’autostrada, similmente con viaggi in giornata. Così a Matrouh, il governatorato di confine. Fanno la loro comparsa gli stessi bar transitori, negozi economici ed i giovani lavoratori. Come se ci fosse una sistematica immigrazione giornaliera verso ovest.
Inoltre, gli abitanti di Alessandria orientale usano l’autostrada per scendere in città. Perciò si sentono elevarsi spesso le grida degli autisti dei microbus: “Asfra – Highway – Asfra!”.

Abdalla Daif, Alexandria (Settembre 2006)